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Ernia del disco e problematiche cervicali
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Come è fatta la colonna vertebrale
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A cosa serve il disco intervertebrale?
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Ernia del disco: cosa significa?
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C’è sempre una diretta relazione tra ernia del disco e dolore?
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I punti del tratto cervicale più a rischio
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Perché si formano le ernie?
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L’importanza delle curve della colonna: la lordosi cervicale
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Come si cura un’ernia?
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Il trattamento fisioterapico
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L’intervento chirurgico
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Come si può prevenire lo sviluppo di un’ernia cervicale?
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Ernia del disco e problematiche cervicali
Ernia del disco e problematiche cervicali sono delle condizioni in netto aumento fra la popolazione occidentale. Non occorre che citi la numerosa quantità di supporti scientifici per spiegarti il perché di questo fenomeno. Come diciamo spesso ai pazienti del nostro Centro di Fisioterapia Balduina, la vita che svolgiamo purtroppo risulta essere la causa principale dell’aumento delle patologie muscolo scheletriche.
Tutti sappiamo quanto sia importante l’attività fisica, una sana nutrizione, il controllo dello stress ma poi in realtà quanti di noi riescono a rispettare questi parametri? L’utilizzo continuo degli smartphone e dei tablet, e le tante ore passate al pc sono tre componenti fondamentali nell’aumento dei fattori di rischio per la nostra colonna, in particolare per il tratto cervicale.
Nel corso di questo articolo focalizzeremo la nostra attenzione sulle problematiche cervicali, e in particolare quelle derivanti dalla presenza di ernia del disco. Partendo dalle basi anatomiche e fisiologiche, analizzeremo le cause e i sintomi di queste patologie e scopriremo come possiamo rimediare J
La nostra colonna vertebrale è costituita di 33 vertebre, che dalla testa ai glutei sono state divise in quattro settori:
- 7 vertebre cervicali
- 12 vertebre dorsali
- 5 vertebre lombari
- 5 vertebre sacrali: sono fuse tra loro e formano un singolo osso, l’osso sacro
- 4 vertebre coccigee: sono fuse tra loro e formano un singolo osso, l’osso coccige.
Il tratto cervicale, il tratto dorsale e quello lombare sono formati da vertebre che sono separate tra di loro da un disco intervertebrali.
Il disco intervertebrale ha due funzioni principali:
- stabilizzare i movimenti vertebrali
- ammortizzare il carico tra una vertebra e l’altra.
Il disco intervertebrale è formato di due parti differenti:
- Il Nucleo polposo: che è situato nella parte centrale e ha una consistenza semiliquida;
- L’anello fibroso: forma la parte esterna del disco ed è molto più rigido e fibroso rispetto al nucleo
L’ernia è una parola che indica la fuoriuscita di una parte del nostro corpo dalla sua normale sede anatomica. Dunque nel caso del disco intervertebrale l’ernia si verifica quando il nucleo polposo fuoriesce dall’anello fibroso.
In un primo momento si ha il fenomeno della protrusione discale, cioè si ha solo una parziale fuoriuscita del disco, mentre a seguire si verifica l’ernia del disco, che è la completa fuoriuscita del nucleo polposo dall’anello fibroso. Questi due eventi possono susseguirsi lentamente nel tempo oppure avvenire quasi in contemporanea a seconda dell’evento scatenante.
Con il passare del tempo sono sempre maggiori gli studi che affermano che non vi è sempre una correlazione diretta tra dolore e presenza di ernia. Questo significa che persone senza alcuna degenerazione del disco intervertebrale potrebbero soffrire di forti dolori al collo, oppure che persone con una o più protrusioni / ernie del disco possano stare benissimo. Questo perché il dolore è una condizione soggettiva e che deriva da moltissimi fattori che non riguardano solo la protrusione discale ma anche altre strutture, come i muscoli, e altri fenomeni come lo schema di movimento che in questo caso riguarda il tratto cervicale.
Quando produce sicuramente dolore l’ernia?
L’ernia del disco produce dolore quando, una volta fuoriuscita, comprime la radice nervosa. Non tutte le ernie comprimono la radice nervosa, ed inoltre considera che tale compressione non rimarrà in eterno 😉
La compressione nervosa da parte di un’ernia del disco può dar luogo al seguente quadro sintomatico:
- Presenza di dolore acuto e costante, locale o irradiato lungo l’arto superiore. L’irradiazione può raggiungere anche la mano, e colpire una o più dita a seconda del nervo interessato. Nel caso della cervicale sappiamo che dai formami intervertebrali originano tre grandi rami nervosi: il nervo mediano, il nervo radiale e il nervo ulnare.
- Formicolio: anche in questo caso il formicolio può irradiarsi lungo il territorio innervato dalla radice nervosa che viene compressa;
- Riduzione della sensibilità e perdita della forza: queste due tipologie di sintomi riguardano v
I punti della zona cervicale che hanno un maggiore rischio di subire la formazione di un’ernia discale sono i dischi delle prime vertebre, quelle più vicine al cranio e delle ultime, quelle più vicine alla zona toracica. Son dunque i tratti: C2-C3 e C5-C6 e C6-C7.
Cervicale alta e bassa: per quale motivo?
Probabilmente per la loro posizione! Infatti di questi segmenti vertebrali essendo situati in prossimità di segmenti articolari ben più rigidi come l’occipite (base del cranio) e la zona dorsale, tendono a muoversi più del dovuto, in modo da compensare il minor movimento delle strutture con cui si articolano.
I motivi che possono portare alla formazione di ernie cervicali sono molteplici, qui ti indichiamo quali sono quelli più noti:
- Mantenimento di una postura non fisiologica per molte ore al giorno, per molti giorni durante l’anno e per molti anni nel corso della vita. Questo comporta una deformazione strutturale del tratto cervicale, con la comparsa di varie anomalie tra cui l’ernia del disco.
- Scoliosi e problematiche morfologiche della colonna, che possono influenzare il movimento e la postura del tratto cervicale
- Ridotto reclutamento dei muscoli stabilizzatori del tratto cervicale e altre condizioni di ridotta stabilità muscolo-scheletrica.
- Incidenti stradali (che come nel caso del tamponamento producono un forte colpo di frusta) e forti traumi alla colonna.
La nostra colonna vertebrale se vista lateralmente presenta quattro curve:
- Lordosi cervicale
- Cifosi dorsale
- Lordosi lombare
- Cifosi sacro-coccigea.
In realtà noi nasciamo con la colonna perfettamente dritta, poi con il crescere si formano le seguenti curve fisiologiche. È stato studiato che una colonna priva di curve può sopportare un carico 10 volte inferiore a una colonna che presenta le curve fisiologiche.
La lordosi è una curva con concavità posteriore mentre la cifosi ha una concavità anteriore.
Se la rettilineizzazione della colonna consente una diminuzione del carico sopportato pensa cosa accadesse se le curve venissero invertite! Bene, è proprio quello che succede ogni qual volta chiniamo la testa per rispondere a un messaggio o controllare i social sul cellulare ed è quello che spesso succede quando lavoriamo al pc. Il nostro collo infatti in queste azioni assume una curva che è contraria alla sua fisiologia. Questo sovraccarica fortemente le strutture muscolo articolari del tratto cervicale e ne aumenta i fattori di rischio nel subire condizioni dolorose e alterazioni morfologiche come nel caso dell’ernia del disco.
Esistono due approcci differenti per porre rimedio a questa condizione:
- Trattamento conservativo
- Trattamento chirurgico
Il trattamento conservativo, con la fisioterapia, è sempre consigliato, anche in condizioni in cui il paziente dovrà operarsi.
Il trattamento chirurgico è indicato solo ed esclusivamente quando qualsiasi altro trattamento conservativo è fallito e la sintomatologia persiste, e quando l’ernia sta comprimendo in modo importante il nervo con il rischio di degenerarlo.
Il trattamento fisioterapico
In queste condizioni il primo obbiettivo è ridurre il dolore. Per raggiungere questo scopo si utilizzano:
- Posture specifiche: in cui si riduce la compressione della radice nervosa interessata;
- Tecniche di terapia manuale che decomprimono i tessuti, come la tecnica del poumpage articolare e la trazione;
- Device di terapia fisica che riducono il dolore e stimolano la biologia del tessuto, come: il laser ad alta potenza, la tecar e gli ultrasuoni.
Appena si riduce il dolore si inizia a lavorare sul miglioramento della postura e del controllo motorio, affinché la persona possa muovere il collo nel modo più fisiologico ed ergonomico possibile.
Tutto questo si ottiene con un trattamento integrato di esercizi specifici, tecniche manuali e l’informazione di comportamenti e posture a rischio da ridurre ed evitare.
Logicamente il trattamento prenderà in esame la colonna in toto, e non si limiterà al trattamento esclusivo della zona cervicale.
Durante l’operazione viene rimossa l’ernia del disco che, comprimendo la radice della radice nervosa, genera la sintomatologia.
Purtroppo si tratta di operazioni delicate, che non sempre riescono a far ottenere un’eliminazione completa del dolore. Come accade a seguito di tutte le operazioni, occorre prestare particolare attenzione all’eventuale presenza di aderenze cicatriziali che potrebbero limitare il movimento del tratto operato.
Come ti abbiamo scritto in precedenza, la postura che adottiamo tutti i giorni a casa o al lavoro, a lungo termine può alterare la struttura della colonna.
Il primo consiglio che ti diamo è quello di ricordare l’importanza delle curve (lordosi e cifosi) e di far in modo di mantenerle il più possibile. Se sei seduto molte ore aiutati con un cuscino, che sostenga sia la curva lombare che cervicale. Se ti alleni in palestra potresti indossare una cintura lombare, e magari per le prime volte farti seguire da un trainer in modo che sei sicuro di svolgere in totale sicurezza gli esercizi.
Se lavori molte ore al giorno al pc e hai una vita sedentaria, esegui degli esercizi che possano rinforzare la tua muscolatura. Nel nostro canale Youtube ce ne sono diversi, scegline uno e fallo due volte al giorno, magari durante le pause caffè 😉
Fatti controllare periodicamente dal tuo fisioterapista di fiducia, nel nostro centro di fisioterapia a Balduina proponiamo da sempre il nostro programma di prevenzione del mal di schiena. Si tratta di un pacchetto di 12 sedute, una al mese, in cui hai l’opportunità di monitorare la tua schiena, e trattare eventuali disfunzioni di movimento prima che possano diventare un problema serio.
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Ti ricordiamo con piacere che il nostro Centro di Fisioterapia Balduina è situato vicino alle più note vie del quartiere, come: via R. Pereira, via De Carolis, Via delle Medaglie d’oro, Via della Balduina, via dei Massimi, via San Cipriano, via Proba Petronia, via Mario Fascetti. Lo studio è tra Piazza Giovenale e Largo Maccagno . Siamo difronte l’Istituto Comprensivo “D. R. Chiodi” e a pochi passi dalla Fermata Appiano della linea FR3.
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Dott. Andrea Pettirossi e Dott.ssa Paola Russo
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